Ritiro spirituale 28 dicembre
Ricordiamo che il ritiro spirituale mensile a dicembre non si svolge il 24 ma il 28. Sarà l'occasione, come ogni anno, di elevare una preghiera alla Sacra Famiglia per i bambini soppressi nel grembo, per tutti i bambini vittime di maltrattamenti e violenze e per quelli uccisi in conflitti armati. Pregheremo anche per quelle mamme e quei papà che, in momenti di smarrimento, non hanno saputo proteggere la vita e che dopo anni ancora non riescono a trovare pace e perdono.
Intanto possiamo pregare elevando questa preghiera di Mons. Angelo Comastri a Maria in difesa della Vita:
O Maria, culla del grande mistero! Nel tuo limpido grembo è accaduto l'avvenimento più impensabile e necessario: Dio, in te, si è fatto bambino e ha condiviso integralmente l'itinerario dell'avventura umana. Da quel momento, quando sboccia una vita, possiamo esclamare: anche Dio ha percorso la stessa strada, anche Dio ha vissuto l'affascinante e delicata stagione della presenza nel grembo della Madre. O Maria, oggi è stato infangato il prodigio! È stata crocifissa la fase più tenera della vita umana: il grembo della mamma spesso diventa la tomba dei figli! O Maria, con te ci impegniamo a pregare. Con te, Donna del grande Prodigio del grembo abitato da Dio, vogliamo implorare la luce dello Spirito per le mamme e i padri di oggi: riportali a rispettare la vita, riportali a cantare la vita, riportali ad amare la vita fin dal primo istante del suo miracolo. Amen.
Vi aspettiamo tutti alle ore 17:30 il 28 dicembre 2012.
AUGURI DI UN SANTO NATALE!
A Natale, Gesù ripete in prima persona, dalla sua culla, ai cristiani, ma anche a tutti gli uomini: “FERMATEVI E SAPPIATE CHE IO SONO DIO!” Questa non è la parola di uno che mendica fede e riconoscimenti.
“Sappiate che io sono Dio!” é una parola di autorità perché non dice: “Credetemi, vi prego, prestatemi ascolto”, ma “Sappiatelo: lo vogliate o no, lo crediate o no, io sono Dio!”
Come non accogliere in ginocchio, questo grido che si leva dal Natale adorando questa verità in silenzio con Maria?
“Fermiamoci” a Natale per assaporare fino in fondo questa verità. Dio si è spogliato della sua tremenda maestà; non spaventa più: è ormai l’Emmanuele, il Dio con noi.
Ma per chi lo sa scorgere, c’è un attributo nuovo, in questa sua definitiva manifestazione, che deve riempirci di stupore e farci ammutolire, più che tutti i tuoni, i lampi e il fumo del Sinai: L’UMILTÀ!
“Guardate, frati, l’umiltà di Dio!” esclamava S.Francesco e a Greccio si scioglieva in lacrime di gioia, davanti al presepio che aveva ricostruito.
Dio si rivela “sotto il suo contrario”: si rivela velandosi: velando la grandezza nella piccolezza, velando la forza nella debolezza, velando la maestà nella umiltà!
Non è questo, unico al mondo, motivo di silenzio e di adorazione? I sapienti di questo mondo continuano a domandarsi perplessi: “Come può un bambino, avvolto in fasce, essere il Dio eterno, invisibile e onnipotente”? Ma noi uniamoci allo stupore credente della Chiesa che canta a Natale: “Colui che i cieli non possono contenere, si è racchiuso, o Maria, nel tuo seno!”
Fa veramente Natale chi è capace di fare oggi, a distanza di secoli, quello che ci ha insegnato a fare Maria: inginocchiarsi e tacere!
Il Santo Padre, nell’omelia della notte di Natale dell'anno scorso, diceva: ...“il Natale è diventato una festa dei negozi, il cui luccichio abbagliante nasconde il mistero dell’umiltà di Dio, la quale ci invita all’umiltà e alla semplicità... Preghiamo il Signore di aiutarci ad attraversare con lo sguardo le facciate luccicanti di questo tempo fino a trovare dietro di esse il bambino nella stalla di Betlemme, per scoprire così la vera gioia e la vera luce».
Auguri di un Santo Natale!